dora
(mercoledì 1 dicembre 2010)
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Affetto
Dalla squilla al Natale!
Voglio raccontarvi delle nostre tradizioni per Natale. Sul campanile medioevale del mio paesone in collina, c'è una piccola campana dal suono argentino, che la sera del 23 dicembre, dalle 18 alle 19, suona ininterrottamente. Si sente lungo le vallate e per tutte le campagne circostanti. Quando smette di "squillare", tutti devono essere a casa del più anziano della famiglia per farsi gli auguri di Natale e soprattutto per rappacificarsi in caso di litigi avvenuti durante l'anno. La mia mamma è la più anziana da vari anni . quindi è a casa sua che ci si ritrova. Ci scambiamo i regali, e ovviamente ...mangiamo!!! Il giorno dopo, il 24, si fa "vigilia" cioè si mangia una sola volta verso sera, rigorosamente pesce. In effetti durante tutta la giornata si ..pilucca: pizzette con acciughe, baccalà e verdure pastellate e fritte. Infine arriva la "mangiata" di Natale. Il nostro piatto tradizionale è il brodo con il cardo (brodo di carni varie, polpettine, zuppa imperiale e dadini di cardo), una leccornia! Il resto è comune a tutta l'Italia: il tacchino al forno, il cappone e il manzo lessi, con le salsine, i crauti, i broccoletti saltati con l'aglio e il peperoncino dolce. Il dolce è di solito il tronchetto natalizio , ma i dolcetti speciali sono i tarallucci.(una sorta di ravioloni fatti con farina, vino e olio e ripieni di marmellata d'uva , noci e pezzettoni di cioccolata) Cotti al forno e zuccherati in superfice. Due/ tre chili sono garantiti, dopo queste ...abbuffate. Poi c'è il Capodanno, ma di questo vi parlerò un'altra volta. Ciao, e ...buon appetito!